Giorni prima che il governo di Varsavia attivasse l’articolo 4 della Nato per stabilire se gli sconfinamenti di droni in territorio polacco attribuiti alla Russia configurassero o meno un attacco deliberato contro il Paese, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate russe Valerij Gerasimov aveva riepilogato i risultati conseguiti sul campo di battaglia ucraino tra la primavera e l’estate. Alle spalle di Gerasimov, impegnato a presentare la relazione, campeggiava una mappa militare che riuniva gli oblast’ di Mykolaïv e Odessa assieme a quelli di Lugans’k Donec’k, Kherson e Zaporižžja in un unico territorio amministrativamente separato dall’Ucraina. La peculiare circostanza è stata evidenziata dalla pubblicazione ucraina «Kommersant», la quale ha riportando le esternazioni formulate sul punto da Viktor Sobolev, generale in pensione, deputato del Partito Comunista di Gennadij Zjuganov e membro del Comitato di difesa della Duma. Secondo Sobolev, «dobbiamo liberare completamente i territori della Federazione Russa che, per costituzione, fanno parte della Russia. E creare una zona di sicurezza. Anche per la nostra flotta nel Mar Nero. Si tratta, in particolare, delle regioni di Sumy, Kharkiv, Dnipro, Mykolaïv e Odessa. Questo è il territorio che soddisfa gli obiettivi della nostra operazione militare speciale attualmente in corso. Questi obiettivi devono essere certamente raggiunti». Mosca non concluderà le opzioni militari fintantoché non saranno eliminate le “radici profonde” del conflitto. Ma quali sono queste “radici profonde”?
Jacques Baud

Saggista ed ex colonnello dell’intelligence svizzera specializzato in questioni russe ed europee, con impieghi presso la Nato e le Nazioni Unite. È autore di numerosi volumi, tra cui Operation Z. The hidden truth of the war in Ukraine revealed (Max Milo, 2022), Ukraine between war and peace (Max Milo, 2023), The Russian art of War (Max Milo 2024, disponibile anche in italiano), Operation al-Aqsa Flood. The defeat of the vanquisher (Max Milo, 2024, disponibile anche in italiano), Covert wars in Ukraine (Max Milo, 2025, disponibile anche in italiano).
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