- La Cina lega a sé l’intera Asia orientale (e non solo)
- Il raid russo a Sumy e l’Europa in guerra con la Storia
- Re Carlo: per l’Italia è l’ora delle “decisioni irrevocabili”
- Il “ritiro imperiale” degli Stati Uniti
- I potenti nemici della politica economica trumpiana
- Lo scontro interno alle élite Usa si combatte in Ucraina
- Il comitato d’affari che punta alla guerra contro la Russia
- La catastrofica influenza baltica in Europa
Autore: Giacomo Gabellini
L’offensiva tariffaria scatenata dall’amministrazione Trump ha apertamente individuato come obiettivo la Repubblica Popolare Cinese, specialmente a fronte dell’atteggiamento improntato alla fermezza che Pechino ha adottato in risposta ai dazi statunitensi. Parallelamente alle ritorsioni tariffarie, alla svalutazione dello yuan-renminbi, all’introduzione di restrizioni in materia di export di materiali critici verso gli Stati Uniti, all’interruzione degli acquisiti di Gas Naturale Liquefatto statunitense e all’utilizzo delle riserve di Treasury Bond come strumento di ricatto, la Cina ha incrementato gli sforzi per rinsaldare le relazioni politiche, economiche e commerciali con il resto del mondo. A partire dagli Stati di più stretta prossimità geografica, attraverso…
Il 13 aprile, una settimana prima che il presidente Putin annunciasse una tregua di 30 ore per la festività di Pasqua, le forze armate russe hanno sferrato un devastante attacco missilistico nel centro della città ucraina di Sumy, nel cui ambito una serie di vettori balistici Iskander hanno bersagliato il centro congressi dell’università locale. Il ministro degli Esteri russo Sergij Lavrov, dal canto suo, ha dichiarato che: «abbiamo prove di chi era presente nella struttura colpita a Sumy. C’era un raduno tra comandanti militari ucraini e controparti occidentali, che potrebbero operare sotto mentite spoglie come mercenari o altro. Erano presenti…
Nei giorni scorsi, re Carlo III d’Inghilterra si è recato in visita in Italia, dove ha incontrato le massime cariche istituzionali del Paese ed anche il Pontefice. Soprattutto, il sovrano ha pronunciato un discorso alle Camere riunite in cui si poneva fortemente l’accento sui legami storici tra Regno Unito e Italia. «Sono qui – ha dichiarato Carlo – con uno scopo preciso: ribadire la profonda amicizia tra il Regno Unito e l’Italia e impegnarmi a fare tutto ciò che è in mio potere per rafforzare ancora di più quest’amicizia nel tempo che mi sarà concesso in qualità di re». Il monarca…
L’ultimo atto, almeno per ora, della guerra commerciale scatenata da Donald Trump è consistito nell’ulteriore innalzamento delle barriere tariffarie nei confronti della Cina al 245%, a cui è stata comunque accordata una esenzione per quanto concerne una serie di merci ad alto contenuto tecnologico. La decisione giunge al culmine di un durissimo botta e risposta tra Washington e Pechino che ha visto l’ex Celeste Impero reagire con estrema fermezza alle restrizioni statunitensi, e gli Stati Uniti sospendere in via provvisoria – verso tutti ad eccezione della Cina – i dazi che erano stati imposti in occasione del cosiddetto “Liberation Day”…
L’ultimo atto, almeno per ora, della guerra commerciale scatenata da Donald Trump è consistito nell’ulteriore innalzamento delle barriere tariffarie nei confronti della Cina al 245%, a cui è stata comunque accordata una esenzione per quanto concerne una serie di merci ad alto contenuto tecnologico. La decisione giunge al culmine di un durissimo botta e risposta tra Washington e Pechino che ha visto l’ex Celeste Impero reagire con estrema fermezza alle restrizioni statunitensi, e gli Stati Uniti sospendere in via provvisoria – verso tutti ad eccezione della Cina – i dazi che erano stati imposti in occasione del cosiddetto “Liberation Day”…
Nei giorni scorsi, la grande stampa statunitense e britannica ha pubblicato una serie di articoli che danno conto dell’elevatissimo grado di coinvolgimento nel conflitto russo-ucraino della Nato, schierata a fianco di Kiev in qualità di attiva cobelligerante. Il 13 aprile, le forze armate russe hanno invece sferrato un devastante attacco missilistico nel centro della città ucraina di Sumy, nel cui ambito una serie di vettori balistici Iskander hanno bersagliato il centro congressi dell’università locale. Il ministro degli Esteri russo Sergij Lavrov, dal canto suo, ha dichiarato che: «abbiamo prove di chi era presente nella struttura colpita a Sumy. C’era un…
Il 13 aprile, le forze armate russe hanno sferrato un devastante attacco missilistico nel centro della città ucraina di Sumy, nel cui ambito una serie di vettori balistici Iskander hanno bersagliato il centro congressi dell’università locale. Il ministro degli Esteri russo Sergij Lavrov, dal canto suo, ha dichiarato che: «abbiamo prove di chi era presente nella struttura colpita a Sumy. C’era un raduno tra comandanti militari ucraini e controparti occidentali, che potrebbero operare sotto mentite spoglie come mercenari o altro. Erano presenti ufficiali militari dei Paesi della Nato, che hanno il comando diretto […]. Senza quel coinvolgimento, molti missili non…
Rodion Mirošnik, alto funzionario del Ministero degli Esteri russo, ha dichiarato che le nazioni europee ostili a Mosca stanno pianificando un progetto di spartizione dell’Ucraina, conformemente alla medesima forma mentis che ispirò l’accordo Sykes-Picot del 1916, attraverso cui Parigi e Londra si ripartirono le spoglie dell’Impero Ottomano. Francia e Gran Bretagna sono da tempo impegnati in uno sforzo diplomatico e mediatico congiunto che funge oggettivamente da ostacolo ai negoziati russo-statunitensi, e che va coinvolgendo anche l’Olanda e, soprattutto, la Germania. Quest’ultima, sotto la guida del cancelliere in pectore Friedrich Merz, sembra orientata a donare all’Ucraina i missili a lungo raggio…
Le montanti tensioni internazionali, di carattere militare, economico, commerciale e perfino culturale, che stanno caratterizzando l’attuale fase declinante dell’egemonia statunitense, sempre più insidiata dall’affermazione di una serie di forze “revisioniste”, ripropongono al centro dell’attenzione il tema cruciale della ristrutturazione degli assetti globali. Un cambio di paradigma che l’attuale amministrazione Trump sta cercando di ostacolare o quantomeno ritardare attraverso il recupero di un protezionismo puntualmente finito nel mirino del canone neoliberale, prontissimo a rispolverare l’antico ritornello generalmente attribuito all’economista francese del XIX secolo Frederic Bastiat secondo cui «dove non passano le merci, passano le armi». Si tratta di una contestazione dotata…
Alcune riflessioni sulla performance militare russa in Ucraina. SOSTEGNO Bonifico bancarioIBAN: IT47X0760113300001072554353 intestato a Giacomo GabelliniBIC/SWIFT: BPPIITRRXXX PayPal http://alturl.com/d326s Tipeeehttps://it.tipeee.com/il-contesto I miei librihttps://amzn.to/3S77B0s
Copyright © 2024 Il Contesto