- Se la guerra è finita, Israele ha perso
- Gli Iskander modificati stanno devastando l’Ucraina
- Le forze armate statunitensi sono in forte ritardo rispetto alla Cina
- Accordo di Sharm el-Sheik: Hamas ha agito in maniera strategica (Parte II)
- La vera linea rossa di Mosca (Parte I)
- Oro ai massimi, dollaro a picco: si torna al Gold Standard?
- La profezia di Putin del 2022 si sta realizzando
- Il “pivot to Asia” della Russia: per l’Europa non c’è più spazio
Autore: Giacomo Gabellini
Lo scorso 18 settembre, sul «Daily Mail», sir Richard Shirreff, generale britannico ed ex vicecapo del comando supremo alleato in Europa della Nato, delinea i contorni di un immaginario conflitto su larga scala che comincerebbe all’inizio di novembre con un attacco russo contro i Paesi baltici, seguito a strettissimo giro di boa da un’invasione cinese di Taiwan. Per il generale britannico, «la Russia, alla disperata ricerca di sostegno finanziario e militare nella sua prolungata guerra contro l’Ucraina, potrebbe trarre molteplici vantaggi dal ruolo di cane da attacco della Cina, mettendo a nudo la debolezza della Nato e la riluttanza degli…
Ancora a diversi giorni di distanza dall’evento, continua a risuonare l’eco dell’assassinio di Charlie Kirk. Una componente molto sostanziosa del movimento Make America Great Again (Maga) è ha avanzato speculazioni intese a ricondurre la paternità dell’atto a Israele, spingendo il primo ministro Netanyahu a recitare un’arringa difensiva decisamente strampalata e irrituale, dagli effetti altamente controproducenti. Negli Stati Uniti, invece, la morte violente di Kirk viene interpretata dall’amministrazione Trump come uno spartiacque, un evento catalizzatore che sembra preannunciare una vera e propria stretta in materia di “lotta al terrorismo”, locuzione assai sfumata sotto il profilo semantico che si presta a una…
La tensione torna a riaccedersi sul fianco orientale della Nato. A pochi giorni di distanza dalla presunta penetrazione di droni russi in territorio polacco, etichettata come una “provocazione deliberata” da parte del primo ministro Tusk, le autorità di Tallinn denunciano che tre Mig-31 russi avrebbero violato lo spazio aereo estone per ben 12 minuti prima di essere “intercettati”, o addirittura “abbattuti”, come riportato dal «Sole 24 Ore», da F-35 italiani facenti base ad Amari (Estonia) nell’ambito della Nato Enhanced Air Policing. L’evento ha provocato la riattivazione dell’articolo 4 della Nato e la convocazione di una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni…
La tensione torna a riaccendersi sul fianco orientale della Nato. A pochi giorni di distanza dalla presunta penetrazione di droni russi in territorio polacco, etichettata come una “provocazione deliberata” da parte del primo ministro Tusk, le autorità di Tallinn denunciano che tre Mig-31 russi avrebbero violato lo spazio aereo estone per ben 12 minuti prima di essere “intercettati”, o addirittura “abbattuti”, come riportato dal «Sole 24 Ore», da F-35 italiani facenti base ad Amari nell’ambito della Nato Enhanced Air Policing. L’evento ha provocato la riattivazione dell’articolo 4 della Nato e la convocazione di una riunione del Consiglio di Sicurezza delle…
Alcune riflessioni sull’assassinio di Charlie Kirk e sulle sue possibili implicazioni. SOSTEGNO Bonifico bancarioIBAN: IT47X0760113300001072554353 intestato a Giacomo GabelliniBIC/SWIFT: BPPIITRRXXX PayPal http://alturl.com/d326s Tipeeehttps://it.tipeee.com/il-contesto GoFundMehttps://shorturl.at/htA1d I miei librihttps://amzn.to/3S77B0s
Nei giorni scorsi, nell’imminenza del capodanno etiope, il premier Abiy Ahmed ha inaugurato la Grand Ethiopian Renaissance Dam (Gerd), la più grande diga idroelettrica di tutta l’Africa. Ultimata a coronamento di lavori protrattisi per ben 14 anni e costati circa 5 miliardi di dollari, l’infrastruttura è stata realizzata da un consorzio internazionale che riunisce società cinesi, italiane e francesi. We Build Group, azienda italiana coinvolta nel progetto, spiega che la diga «rappresenta uno dei cardini della strategia energetica nazionale etiope. L’opera, commissionata dalla Ethiopian Electric Power (Eep), è infatti un complesso sistema infrastrutturale che, sfruttando le acque del Nilo Azzurro,…
Giorni prima che il governo di Varsavia attivasse l’articolo 4 della Nato per stabilire se gli sconfinamenti di droni in territorio polacco attribuiti alla Russia configurassero o meno un attacco deliberato contro il Paese, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate russe Valerij Gerasimov aveva riepilogato i risultati conseguiti sul campo di battaglia ucraino tra la primavera e l’estate. Alle spalle di Gerasimov, impegnato a presentare la relazione, campeggiava una mappa militare che riuniva gli oblast’ di Mykolaïv e Odessa assieme a quelli di Lugans’k Donec’k, Kherson e Zaporižžja in un unico territorio amministrativamente separato dall’Ucraina. La peculiare circostanza…
Mentre le operazioni militari israeliane a Gaza City procedono coperte dal segreto militare e il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich conferma pubblicamente che il progetto per la ricostruzione della Striscia, definito una potenziale “miniera d’oro”, è oggetto di discussioni con gli Stati Uniti. L’Unione Europea ha reagito imponendo sanzioni di impatto alquanto contenuto contro Israele, che solo pochi giorni fa ha colpito nel cuore del Qatar alcuni esponenti di Hamas riunitisi per discutere l’ennesima proposta di tregua avanzata dall’amministrazione Trump. Quest’ultima ha cercato assai maldestramente di legittimare l’accaduto, accampando giustificazioni risultate indigeribili sia per il Qatar che per gli…
L’attivismo diplomatico, con tanto di attivazione dell’articolo 4 della Nato, suscitato dalla penetrazione di droni in territorio polacco sta placandosi a seguito delle rivelazioni pubblicate dal quotidiano polacco «Rzeczpospolita». Secondo il giornale, che cita fonti interne agli apparati burocratici di Varsavia, la casa di Lublino che ha riportato i danni maggiori dal supposto sconfinamento dei droni russi è in realtà stata colpita da un missile aria-aria Raytheon lanciato da un F-16 polacco. Parallelamente, in Bielorussia, hanno preso il via le esercitazioni militari Zapad-2025, a cui hanno preso parte militari bielorussi, russi, indiani, iraniani, bengalesi, burkinabé, congolesi e maliani. Il «Times»,…
Giorni prima che il governo di Varsavia attivasse l’articolo 4 della Nato per stabilire se gli sconfinamenti di droni in territorio polacco attribuiti alla Russia configurassero o meno un attacco deliberato contro il Paese, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate russe Valerij Gerasimov aveva riepilogato i risultati conseguiti sul campo di battaglia ucraino tra la primavera e l’estate. Alle spalle di Gerasimov, impegnato a presentare la relazione, campeggiava una mappa militare che riuniva gli oblast’ di Mykolaïv e Odessa assieme a quelli di Lugans’k Donec’k, Kherson e Zaporižžja in un unico territorio amministrativamente separato dall’Ucraina. La peculiare circostanza…
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