- Il gioco della “sovraestensione” si ritorce contro gli Stati Uniti
- Gli Usa inviano armi, l’Europa paga, l’Ucraina affonda
- Trump “prende atto” che la Russia non arretra
- L’inquietante nesso tra i casi Epstein e Albanese
- Il filo rosso che lega neocon, Israel Lobby e Brzezinski
- Come si perde la supremazia militare
- Torna in auge il piano neocon del Grande Medio Oriente
- Conflitto Israele-Iran: la Cina scende in campo
Autore: Giacomo Gabellini
Conformemente a quanto anticipato, gli Stati Uniti irrigidiscono la postura nei confronti della Russia. Nello specifico, il presidente Trump ha annunciato l’imminente fornitura a Kiev di «oltre 17» batterie Patriot comprensive dei relativi intercettori, più attrezzature militari di vario genere. Tutto a spese dei Paesi europei, come sottolineato più volte dallo stesso Trump e confermato dall’ambasciatore degli Stati Uniti presso la Nato Matt Whitaker. L’inquilino della Casa Bianca ha inoltre minacciato di imporre dazi secondari del 100% qualora la Russia non adotti un atteggiamento costruttivo in sede negoziale entro 50 giorni. Non si è giunti, almeno per il momento, alla…
Mentre a Roma si teneva la Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina, dall’amministrazione Trump si irradiavano numerosi segnali di frustrazione rispetto all’indisponibilità dei russi a temperare il tenore delle rivendicazioni nell’ambito dei negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina. Il risultato è consistito in una ripresa delle forniture di sistemi d’arma a Kiev, associata all’adozione di una postura più rigida nei confronti di Mosca. A uscirne rafforzata è la cordata al Congresso favorevole all’imposizione di dazi del 500% nei confronti di Paesi che intrattengono relazioni commerciali con la Russia e non sostengono l’Ucraina, conformemente al disegno di legge predisposto dal…
Le forze armate russe continuano a sferrare attacchi missilistici di notevole intensità su gran parte dell’Ucraina, a supporto delle operazioni terrestri che registrano un sostanziale successo su porzioni maggioritarie della linea del fronte. Dinnanzi al progressivo deterioramento delle capacità di difesa dell’Ucraina, il presidente Trump ha annunciato l’intenzione di rifornire Kiev di “armi difensive”, e minacciato la Russia di ritorsioni pesanti qualora Mosca non adotti un atteggiamento costruttivo in sede negoziale. Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, dal canto suo, ha dichiarato all’Alto Rappresentante per la Politica Estera dell’Unione Europea Kaja Kallas che, sebbene non abbia sostenuto militarmente la…
Alcune riflessioni in merito ai casi riguardanti le indagini sul conto di Jeffrey Epstein e la decisione statunitense di sanzionare la relatrice speciale delle Nazioni Unite Francesca Albanese. SOSTEGNO Bonifico bancarioIBAN: IT47X0760113300001072554353 intestato a Giacomo GabelliniBIC/SWIFT: BPPIITRRXXX PayPal http://alturl.com/d326s Tipeeehttps://it.tipeee.com/il-contesto GoFundMehttps://shorturl.at/htA1d I miei librihttps://amzn.to/3S77B0s
Nel 2007, il generale statunitense Wesley Clark, comandante supremo delle Forze Alleate in Europa durante la guerra contro la Federazione Jugoslava del 1999, formulò rivelazioni clamorose e a suo modo “profetiche”, se valutate con il senno del poi. All’epoca, Clark dichiarò che, all’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001, quando era già in pensione, venne a conoscenza da un suo ex sottoposto che all’interno del Dipartimento della Difesa, guidato all’epoca da Donald Rumsfeld, era maturato un piano strategico inteso a destruttura sette Paesi nell’arco di cinque anni. Nello specifico, si trattava di Iraq, Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan e Iran. Il…
I conflitti russo-ucraino e israelo-iraniano hanno messo pesantemente in discussione una vasta gamma di “certezze acquisite” in merito al presunto, schiacciante vantaggio occidentale sul resto del mondo. Dalla dottrina alla pianificazione, dalla qualità dei sistemi d’arma alla capacità industriale preposta alla loro fabbricazione, i due scenari bellici hanno messo a nudo la sostanziale inconsistenza delle fondamenta strutturali su cui è stato edificato il senso di superiorità occidentale riguardo all’arte della guerra. Tiziano Ciocchetti Analista militare specializzato in armamenti nazionali ed esteri. SOSTEGNO Bonifico bancarioIBAN: IT47X0760113300001072554353 intestato a Giacomo GabelliniBIC/SWIFT: BPPIITRRXXX PayPal http://alturl.com/d326s Tipeeehttps://it.tipeee.com/il-contesto GoFundMehttps://www.gofundme.com/f/la-crescita-de-il-contesto I miei librihttps://amzn.to/3S77B0s
L’attacco missilistico condotto la scorsa settimana, in pieno giorno, da Israele nel cuore di Beirut attesta una ri-focalizzazione delle attenzioni del governo Netanyahu sul Libano. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa turca «Anadolu» sulla base di confidenze rese da un funzionario libanese, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia e inviato speciale in Siria Tom Barrack avrebbe sottoposto al governo libanese un progetto politico finalizzato sostanzialmente al disarmo di Hezbollah. L’attuazione del piano rappresenterebbe una tappa cruciale verso la “normalizzazione” del Libano propedeutica all’adesione del Paese agli Accordi di Abramo, a cui sta avvicinandosi anche la Siria di al-Jolani in seguito…
L’attacco missilistico condotto la scorsa settimana, in pieno giorno, da Israele nel cuore di Beirut attesta una ri-focalizzazione delle attenzioni del governo Netanyahu sul Libano. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa turca «Anadolu» sulla base di confidenze rese da un funzionario libanese, l’ambasciatore degli Stati Uniti in Turchia e inviato speciale in Siria Tom Barrack avrebbe sottoposto al governo libanese un progetto politico finalizzato sostanzialmente al disarmo di Hezbollah. L’attuazione del piano rappresenterebbe una tappa cruciale verso la “normalizzazione” del Libano propedeutica all’adesione del Paese agli Accordi di Abramo, a cui sta avvicinandosi anche la Siria di al-Jolani in seguito…
La scorsa settimana, agenti alle dipendenze del Ministero dell’Interno azero sono penetrati presso la sede centrale dell’emittente russa «Sputnik» di Baku per arrestare, dietro accuse di collaborazionismo con l’intelligence russa, il direttore esecutivo locale Igor Kartavykh e il caporedattore Yevgeny Belousov. L’operazione giunge al culmine di un aumento costante della tensione tra Mosca e Baku, che ha visto l’Fsb catturare ed eliminare svariati esponenti della mafia azera operanti all’interno dei confini russi e il governo di Baku sospendere come rappresaglia tutti gli eventi culturali russi nel Paese. Gli organi di comunicazione azeri hanno accusato la Russia di “imperialismo” nei confronti…
L’attacco missilistico perpetrato in pieno giorno nel cuore di Beirut dall’Israeli Defense Force rappresenta l’ultimo, ancorché provvisorio, atto di una escalation apparentemente inarrestabile, che vede Israele espandere costantemente il numero dei fronti aperti e ricorrere in maniera sempre più sistematica a una violenza che non ha limiti. Il copione è sempre lo stesso, dalla Striscia di Gaza alla Cisgiordania, dal Libano alla Siria, dallo Yemen all’Iraq, fino ad arrivare all’Iran. Paese, quest’ultimo, rivelatosi tuttavia un osso molto più duro rispetto a quanto previsto dalla classe dirigente di Tel Aviv, la quale si è vista costretta a richiedere l’intervento statunitensi per…
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