Nei giorni scorsi, i presidenti Putin e Lukašenko hanno annunciato l’imminente schieramento di missili ipersonici Orešnik sul territorio bielorusso. Parallelamente, gli Stati Uniti hanno dispiegato per la prima volta al di fuori del territorio nazionale i Dark Eagle, missili ipersonici che hanno superato da poco i test operativi fondamentali. L’entrata in servizio dei Dark Eagle, definiti “game changer” da «Newsweek», garantisce agli Stati Uniti la possibilità di entrare a far parte del ristrettissimo “club ipersonico”, a cui appartengono Paesi che hanno accumulato un vantaggio significativo nel settore. A partire dalla Russia, che dispone attualmente di vettori ipersonici come i missili balistici Iškander, Kinžal, Sarmat e Bulava, il missile da crociera Zircon e il veicolo di rientro Avangard. Anche la Cina appartiene a questo “Olimpo”.
Tiziano Ciocchetti

Analista militare specializzato in armamenti nazionali ed esteri.
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