Sul teatro mediorientale, si registrano stravolgimenti di enorme portata. Nell’arco di pochi giorni, si è assistito alla conclusione delle operazioni militari statunitensi contro lo Yemen senza che gli Houthi ponessero fine ai loro attacchi contro Israele; alla ripresa dei negoziati con Teheran imperniati sulla questione del nucleare iraniano; all’interruzione dei contatti diretti tra Trump e Netanyahu; alla rimozione dal ruolo di consigliere per la Sicurezza Nazionale di un “super-falco” anti-iraniano come Michael Waltz; alla cancellazione della visita già programmata in Israele del segretario alla Difesa Pete Hegseth, che ha preferito accompagnare Trump nel suo tour diplomatico nella penisola araba, culminato con il raggiungimento di una serie di intese di indubbio rilievo. Lo stesso Netanyahu ha dichiarato dinnanzi alla Commissione Esteri e Difesa della Knesset che, a suo avviso, Israele dovrebbe «disintossicarsi dall’assistenza militare statunitense».
Jacques Baud

Saggista ed ex colonnello dell’intelligence svizzera specializzato in questioni russe ed europee, con impieghi presso la Nato e le Nazioni Unite. è autore di numerosi volumi, tra cui Operation Z. The hidden truth of the war in Ukraine revealed (Max Milo, 2022), Ukraine between war and peace (Max Milo, 2023), The Russian art of War (Max Milo 2024, disponibile anche in italiano), Operation al-Aqsa Flood. The defeat of the vanquisher (Max Milo, 2024, disponibile anche in italiano)
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