Mentre chiudono l’anello attorno a Pokrovsk è Myrnohrad, i russi avanzano nei settori di Zaporižžja e Kharkiv e sferrano imponenti attacchi missilistici contro Kramatorsk e l’intera infrastruttura energetica ucraina.

Secondo la rivista «Foreign Affairs», il corso del periodo invernale potrebbe vedere la Russia puntare alla conquista dell’intera area russofona. E quindi spingersi verso il alla cattura almeno di tre oblast’ – Kharkiv, Mykolaiv e Odessa – supplementari a quelli già formalmente annessi. Secondo la pubblicazione statunitense, i vantaggi su cui Mosca può contare in materia di produzione di missili e droni, combinati alla penuria di sistemi di difesa aerea e di personale adeguatamente addestrato accusata da Kiev, rischiano di condurre a un esito catastrofico.

L’obiettivo finale di Mosca consisterebbe nell’assorbimento “informale” dell’Ucraina, attraverso l’esercizio della pressione economica in un’ottica di sottomissione politica di Kiev.
Il quotidiano ucraino «Defense Express», in aggiunta, evidenzia che i russi avanzano, e che la base produttiva nazionale per la fabbricazione di missili è droni, fondamentale per la guerra, è irreparabilmente compromessa, a causa degli attacchi aerei russi contro laboratori e infrastrutture per la produzione di carburante per missili. Fonti ucraine sostengono che gli attacchi russi si sono concentrati soprattutto contro lo stabilimento di Pavlograd, coinvolto nell’assemblaggio dei missili Neptune e Grom-2 nonché l’unico complesso a fornire carburante per i programmi missilistici ucraini, finanziati dalla Germania.
I russi avanzano, l’Ucraina arranca
Il sindaco di Kiev Vitalij Klitčko ha dichiarato a «Politico» che l’Ucraina sta riscontrando enormi difficoltà nel racimolare le risorse umane necessarie per sostenere il conflitto e che i russi avanzano costantemente. Klitčko ha aggiunto che le truppe russe stanno avanzando senza sosta, descrivendo i loro assalti «come un gioco per computer: continuano ad arrivare, non si preoccupano dei soldati caduti».
Secondo le regole attuali, gli ucraini possono essere mobilitati a partire dai 25 anni. A suo avviso, tuttavia, la situazione dovrebbe cambiare in maniera sensibile. «In passato, i diciottenni hanno prestato servizio nell’esercito, ma quelli sono ragazzini. In questo momento si può essere mobilitati in Ucraina solo a partire dai 25 anni. Si potrebbe abbassare la soglia di un anno o due, a 23 o 22 anni», ha dichiarato il sindaco di Kiev.
La capacità degli sponsor occidentali dell’Ucraina di sostenere adeguatamente Kiev, attesta per di più il Kiel Institute, è letteralmente in caduta libera. Si parla addirittura di un calo del 57%, emblematico di una tendenza che si riscontra anche tra i sostenitori extraeuropei dell’Ucraina. L’assistenza complessiva è diminuita del 43% nel medesimo arco temporale, a dispetto del pacchetto da ben 1,2 miliardi di dollari annunciato dal Canada lo scorso agosto.
Di fronte al costante peggioramento della situazione sul campo di battaglia ucraino, l’ex segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha riconosciuto che i russi avanzano, e invocato in un’intervista al «Guardian» il dispiegamento immediato di truppe Nato a ridosso del fronte.
A livello di politica interna ucraina, si registra l’ennesimo caso di corruzione, che ha visto Timur Mindich, ex socio e stretto collaboratore del presidente Zelensky, fuggire dal Paese poche ore prima che le forze di polizia perquisissero i suoi appartamenti e uffici. Pochi giorni dopo, il ministro della Giustizia Herman Halushchenko e il ministro dell’Energia Svitlana Hrynchuk sono stati invitati a dimettersi dallo stesso Zelensky in quanto coinvolti nella vicenda.
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