Si è conclusa la telefonata, durata circa due ore, tra i presidenti Putin e Trump. Il colloquio si è rivelato piuttosto costruttivo. Stando a quanto riportato dal «Financial Times» sulla base di confidenze rese da diverse fonti di alto livello, i leader europei, tuttora impegnati a interrompere completamente gli approvvigionamenti di energia dalla Russia entro il 2027, sarebbero rimasti “sbalorditi” dal resoconto fornito loro da Trump. Quest’ultimo avrebbe infatti comunicato l’intenzione degli Stati Uniti di sfilarsi formalmente dalle trattative tra Mosca e Kiev e abbandonare la linea della pressione economica sul Cremlino attraverso le sanzioni. Il presidente Zelensky, dal canto suo, ha ribadito che l’Ucraina ambisce a porre fine al conflitto, ma non ritirerà le forze armate da parti del proprio territorio, non cederà agli ultimatum della Russia e non abbandonerà le proprie aspirazioni di adesione alla Nato. Ha inoltre chiesto a Trump di non prendere alcuna decisione riguardo all’Ucraina senza il consenso dell’Ucraina. Secondo il «Wall Street Journal», la presa di posizione di Trump certificherebbe tuttavia il fallimento del piano che lo stesso Zelensky aveva concepito per ottenere il pieno supporto degli Stati Uniti. Nonostante Kiev, scrive il quotidiano statunitense, «abbia accettato quasi tutte le proposte di Trump, tra cui un accordo sui minerali e negoziati di pace in Turchia, Trump si è mostrato più incline a sostenere il piano di Mosca dopo una conversazione con Vladimir Putin». Parallelamente, stando a quanto riferito al «Washington Post» da fonti interne alla diplomazia statunitense, Trump avrebbe avvertito il primo ministro Netanyahu che gli Stati Uniti abbandoneranno Israele se le operazioni militari in Terra Santa non cesseranno. L’avvertimento, che segna un’alterazione significativa della linea d’azione portata avanti da Washington nel corso degli ultimi decenni, è stato formulato nel bel mezzo del tour diplomatico che l’inquilino della Casa Bianca ha effettuato nella penisola araba, foriero di intese di indubbia rilevanza. Sul fronte economico-commerciale, invece, gli Stati Uniti hanno accolto con grande favore e ottimismo la tregua provvisoria raggiunta con la Cina, sebbene i problemi strutturali alla base del confronto tra Washington e Pechino rimangano sostanzialmente irrisolti.
Armando Savini

Economista, saggista, cultore di esegesi biblica e mistica ebraica e gestore del canale Telegram «Chaos Mega». È autore di numerosi volumi, tra cui Miti, storie e leggende. I misteri della Genesi dal caos a Babele (Diarkos, 2020), Sovranità, debito e moneta. Dal Quantum Financial System al Nuovo Ordine Multipolare (Chaos Mega, 2023), Le radici del male da Malthus a Bergoglio. Quando il genere umano non è perfettibile (Chaos Mega, 2024), Le radici del male da Platone a Dugin. Gnosi, Cabala e totalitarismo (Chaos Mega, 2025).
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