Al culmine di un estenuante botta e risposta a colpi di dazi, controdazi e misure restrittive di vario genere, la guerra commerciale ingaggiata dagli Stati Uniti contro la Repubblica Popolare Cinese sembra registrare una tregua. Nei giorni scorsi, infatti, il vicepresidente cinese He Lifeng e il segretario al Tesoro Scott Bessent si sono incontrati a Ginevra dove hanno concordato un abbassamento reciproco delle tariffe – dal 145 al 30% gli Stati Uniti; dal 125 al 10% la Cina – per i prossimi 90 giorni e l’implementazione di un meccanismo di consultazione preposto al coordinamento dei negoziati. Poche ore dopo, Pechino ha annunciato la rimozione del provvedimento di durata mensile che proibiva alle compagnie aeree nazionali di prendere in consegna aerei fabbricati dalla Boeing. La misura, sottolinea «Bloomberg», si inserisce nel contesto dello stemperamento delle tensioni sino-statunitensi, ma potrebbe essere revocata a fronte di uno stallo delle trattative bilaterali. Parallelamente, il presidente Trump si è recato in Arabia Saudita nell’ambito di un tour diplomatico nella penisola araba finalizzato ad attrarre capitali negli Stati Uniti e incrementare l’export militare nella regione.
Alessandro Volpi

Saggista, collaboratore di «Altraeconomia» e «Valori» e docente di Storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Pisa. È autore di numerosi volumi, tra cui Prezzi alle stelle. Non è inflazione, è speculazione (Laterza, 2023), I padroni del mondo. Come i fondi finanziari stanno distruggendo il mercato e la democrazia (Laterza, 2024), Nelle mani dei fondi. Il controllo invisibile della grande finanza (Altraeconomia, 2024), L’America secondo Trump. Prospettive economiche e scenari globali (La Vela, 2025).
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