Autore: Giacomo Gabellini

Nei giorni scorsi, l’ormai uscente amministrazione Biden ha imposta una nuova tornata di sanzioni diretta contro le società energetiche russe destinata a produrre pesanti ripercussioni sull’Europa, già chiamata a fronteggiare le conseguenze dell’interruzione dei flussi di gas transitanti attraverso l’Ucraina disposto da Mosca in forza della renitenza del governo di Kiev a rinnovare i contratti in essere. In Italia, nel frattempo, i commissari preposti alla gestione di Acciaierie d’Italia, che occupa da sola circa 10.000 dipendenti, hanno ricevuto tre offerte di acquisto della società. La prima è stata presentata dagli azeri di Baku Steel, una società che occupa poche migliaia…

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Continua a infervorare il dibattito volto all’individuazione di vie d’uscita dal vicolo cieco ucraino che consentano all’Occidente di minimizzare l’impatto catastrofico della sconfitta di Kiev. Lo stesso segretario generale della Nato Mark Rutte ha riconosciuto che l’Ucraina non è nelle condizioni per negoziare da una posizione di forza, ed ha aggiunto che «l’attuale 2% del Pil che i Paesi europei della Nato destinano al bilancio della difesa è irrilevante. La Russia sforna in soli 3 mesi la produzione che l’intera Nato da Los Angeles ad Ankara è in grado di sostenere nell’arco di un anno». Un mese prima, la rivista…

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La sottoscrizione dell’accordo di partnership strategica globale tra Russia e Iran di durata ventennale, formalizzato al culmine di un lungo e meticoloso processo di gestazione, è interpretato da molti specialisti come una pietra angolare dell’architettura di sicurezza eurasiatica in via di strutturazione. Nello specifico, riporta «Middle East Eye» sulla base di confidenze rese da fonti iraniane, «la bozza dell’accordo, che richiede la ratifica del Parlamento iraniano, è stata finalizzata dopo 20-30 round di colloqui nel corso di quattro-cinque anni […]. È composta da 47 articoli focalizzati su un’ampia gamma di aree, tra cui la cooperazione in materia di tecnologia, informazione…

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Mentre le forze armate russe si accingono a serrare l’accerchiamento di Pokrovsk, ultimo caposaldo della linea di difesa ucraina nel Donbass, l’amministrazione Biden impone l’ennesima tornata di sanzioni contro la Russia e il presidente iraniano Pezeshkian si reca a Mosca per formalizzare assieme al suo omologo russo Putin l’atteso accordo di partnership strategica, al culmine di un lungo e meticoloso processo di gestazione. Sullo sfondo, continua a imperversare il dibattito tutto occidentale volto all’individuazione di vie d’uscita dal vicolo cieco ucraino che consentano di minimizzare la portata della sconfitta di Kiev. Sulla rivista «The Atlantic», il politologo Robert Kagan, esponente…

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Mentre le forze armate russe si accingono a serrare l’accerchiamento di Pokrovsk, ultimo caposaldo della linea di difesa ucraina nel Donbass, l’amministrazione Biden impone l’ennesima tornata di sanzioni contro la Russia e il presidente iraniano Pezeshkian si reca a Mosca per formalizzare assieme al suo omologo russo Putin l’atteso accordo di partnership strategica, al culmine di un lungo e meticoloso processo di gestazione. Sullo sfondo, continua ad imperversare il dibattito tutto occidentale volto all’individuazione di vie d’uscita dal vicolo cieco ucraino che consentano di minimizzare la portata della sconfitta di Kiev. L’ex primo ministro Boris Johnson ha dichiarato settimane addietro…

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A pochi giorni di distanza dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, continua ad infervorare il dibattito volto all’individuazione di vie d’uscita dal vicolo cieco ucraino che consentano di minimizzare l’impatto catastrofico della sconfitta di Kiev e dei suoi sponsor occidentali. Lo stesso segretario generale della Nato Mark Rutte ha riconosciuto che l’Ucraina non è nelle condizioni per negoziare da una posizione di forza. La prospettiva sempre più concreta della disfatta sul campo di battaglia ucraino intacca l’immagine internazionale dell’Occidente collettivo e del suo “azionista di maggioranza” statunitense, che dietro il pungolo di Israele – che potrebbe accettare un cessate…

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L’intervista trasmessa in diretta su Twitter/X che la leader di Alternative für Deutschland Alice Weidel ha rilasciato a Elon Musk ha prevedibilmente sollevato un’ondata di polemiche. Non soltanto perché il colloquio era stato anticipato da un endorsement del magnate a favore dell’astro nascente della politica tedesca pubblicato sul quotidiano «Welt am Sonntag», ma anche per le prese di posizione della stessa Weidel. La quale ha esordito sottolineando che «per la prima volta posso parlare in modo sensato senza ostilità. In Germania sarei stata denigrata dai media». La leader di Afd ha poi affermato che la scuola e le università in…

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Nell’autunno del 2023, Marc Andreessen, venture capitalist di successo strettamente legato alla Silicon Valley e “cacciatore di talenti”, ha pubblicato il cosiddetto “manifesto del tecno-ottimismo”, una sorta di mosaico ideologico piuttosto caotico e confuso ma destinato con ogni probabilità a influenzare le politiche degli Stati Uniti. Andreessen opera infatti per conto di Elon Musk, dominus di Tesla e Space-X nonché uomo più ricco del mondo designato da Donald Trump – di cui ha fortemente sostenuto la campagna elettorale – a guidare assieme all’imprenditore Vivek Ramaswamy l’istituendo Dipartimento per l’Efficienza Governativa. «La nostra società attuale – recita il manifesto – è…

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Nei giorni scorsi, Gazprom ha interrotto i flussi di gas diretti verso l’Europa che transitavano attraverso il territorio ucraino a causa del mancato rinnovo dei contratti in essere. Le manifestazioni di giubilo inscenate da parte rilevante delle classi dirigenti europee per il crollo delle entrate che la Russia avrebbe subito in conseguenza della cessazione delle forniture sono tuttavia durate assai poco. Anzitutto perché, stando alle stime formulate da «Bloomberg», la Russia compenserà il danno subito per effetto della sospensione dei flussi di metano via tubo con l’incremento delle consegne di Gas Naturale Liquefatto (Gnl) all’Europa. La quale si vede ora…

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In un editoriale pubblicato recentemente sul quotidiano tedesco «Welt am Sonntag», l’imprenditore e politico statunitense Elon Musk ha definito il partito Alternative für Deutschland «l’ultima scintilla di speranza per la Germania», definita come un Paese «sull’orlo del collasso economico e culturale». Musk esordisce rivendicando il diritto a esprimere il proprio punto di vista in materia di politica tedesca alla luce dei suoi significativi investimenti «nel panorama industriale e tecnologico» della Germania. Nell’ottica di Musk, AfD propone la corretta soluzione per uscire dalla crisi multidimensionale che il Paese si trova ad affrontare, sotto il profilo economico (attraverso la deregolamentazione dei mercati…

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