L’Operazione Midnight Hammer condotta dagli Stati Uniti nei giorni scorsi si presta a una molteplicità di letture. L’azione, anticipata con largo preavviso da Washington a Teheran, avrebbe secondo il direttore della Cia John Ratcliffe e la direttrice della National Intelligence Tulsi Gabbard «devastato i siti nucleari iraniani», sebbene un’analisi della Defense Intelligence Agency e le stesse esternazioni formulate dal vicepresidente Jd Vance suggeriscano un impatto di gran lunga più contenuto. È, in altri termini, alquanto improbabile che l’impatto reale degli attacchi statunitensi contro gli impianti iraniani trovi preciso riscontro nella narrazione confezionata ad arte da Washington. Cionondimeno, la “verità politica” di cui l’amministrazione Trump ha tratteggiato i contorni si è rivelata funzionale a interrompere il conflitto tra Israele e l’Iran, nell’ambito di una tregua provvisoria annunciata trionfalmente dallo stesso inquilino della Casa Bianca. Il quale torna quindi – sulla falsariga di quanto accaduto rispetto al conflitto russo-ucraino – ad atteggiarsi a mediatore più o meno super partes, a fronte di proteste ufficiali formulate da gran parte del mondo nei confronti dell’aggressione sferrata contro l’Iran e del rapido sgretolamento della base elettorale su cui è stato costruito il movimento Make America Great Again (Maga). La situazione appare paradossale, con i governi di Teheran, Tel Aviv e Washington che dichiarano simultaneamente di aver prevalso sulle controparti nell’ambito di uno scontro che sembra tutt’altro che chiuso.
Jacques Baud

Saggista ed ex colonnello dell’intelligence svizzera specializzato in questioni russe ed europee, con impieghi presso la Nato e le Nazioni Unite. È autore di numerosi volumi, tra cui Operation Z. The hidden truth of the war in Ukraine revealed (Max Milo, 2022), Ukraine between war and peace (Max Milo, 2023), The Russian art of War (Max Milo 2024, disponibile anche in italiano), Operation al-Aqsa Flood. The defeat of the vanquisher (Max Milo, 2024, disponibile anche in italiano), Covert wars in Ukraine (Max Milo, 2025, disponibile anche in italiano).
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