- La Cina lega a sé l’intera Asia orientale (e non solo)
- Il raid russo a Sumy e l’Europa in guerra con la Storia
- Re Carlo: per l’Italia è l’ora delle “decisioni irrevocabili”
- Il “ritiro imperiale” degli Stati Uniti
- I potenti nemici della politica economica trumpiana
- Lo scontro interno alle élite Usa si combatte in Ucraina
- Il comitato d’affari che punta alla guerra contro la Russia
- La catastrofica influenza baltica in Europa
Autore: Giacomo Gabellini
Nei giorni scorsi, l’Office of the Director of National Intelligence, diretto da Tulsi Gabbard, ha pubblicato la valutazione annuale delle minacce (Annual Treath Assessment) per l’anno 2025. Il documento, redatto con la collaborazione dell’intera comunità d’intelligence statunitense, presenta un’analisi dai contenuti di estremo interesse e rilevanza. Sul fronte russo-ucraino, le forze armate russe continuano il processo di erosione delle posizioni ucraine lungo la linea di contatto del Donbass, negli oblast’ di Kursk e Belgorod, nelle regioni di Sumy, Chernihiv, Zaporižžja e Kherson. La piega presa dagli eventi sul campo di battaglia sta condizionando i negoziati russo-statunitensi: il viceministro degli Esteri…
Conformemente alla visione protezionista che lo caratterizza, il presidente Trump ha imposto misure tariffarie particolarmente incisive a 360°. Si parla del 49% sulle importazioni cambogiane, del 46% su quelle vietnamiti, del 37% su quelle bengalesi, del 36% su quelle thailandesi, del 34% su quelle cinesi, del 32% su quelle taiwanesi e indonesiane, del 31% su quelle svizzere, del 30% su quelle sudafricane, del 25% su quelle sudcoreane, del 24% su quelle giapponesi, del 20% su quelle provenienti dall’Unione Europea. Anche Paesi strettamente alleati come Israele sono stati colpiti, mentre a Gran Bretagna, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Singapore, Canada, Messico, Stati…
Alla fine, i dazi di Donald Trump sono arrivati. Conformemente alla visione protezionista che lo caratterizza, il presidente ha imposto misure tariffarie del 49% sulle importazioni cambogiane, del 46% su quelle vietnamite, del 37% su quelle bengalesi, del 36% su quelle thailandesi, del 34% su quelle cinesi, del 32% su quelle taiwanesi e indonesiane, del 31% su quelle svizzere, del 30% su quelle sudafricane, del 25% su quelle sudcoreane, del 24% su quelle giapponesi, del 20% su quelle provenienti dall’Unione Europea. Anche Paesi alleati come Israele sono stati colpiti. Il criterio adottato dall’amministrazione Trump per definire l’entità dei dazi consisterebbe…
Lo scorso 26 marzo, il Bureau of Economic Analysis statunitense ha pubblicato il resoconto trimestrale circa la posizione finanziaria netta nazionale relativa al quarto trimestre del 2024, che ha registrato un passivo record per 26,23 trilioni di dollari. Una cifra sbalorditiva, che segna un peggioramento su base annua pari a circa 7 trilioni di dollari e concorre a spiegare la particolare linea politica assunta dall’amministrazione Trump. Ne parliamo assieme a Giuseppe Masala, economista, analista politico, gestore dell’omonimo canale Telegram e collaboratore della testata telematica «L’Antidiplomatico». SOSTEGNO Bonifico bancarioIBAN: IT47X0760113300001072554353 intestato a Giacomo GabelliniBIC/SWIFT: BPPIITRRXXX PayPal http://alturl.com/d326s Tipeeehttps://it.tipeee.com/il-contesto I miei librihttps://amzn.to/3S77B0s
Nei giorni scorsi, Zelensky ha rifiutato di riconoscere come debito ucraino l’assistenza militare e finanziaria ricevuta finora dagli Stati Uniti e respinto la bozza di accordo sulle risorse naturali ucraine – molto più penalizzante per Kiev rispetto a quella originaria – predisposta da Trump, il quale ha a sua volta minacciato di imporre dazi secondari sul petrolio russo qualora Mosca non ammorbidisca la propria posizione negoziale. Dal canto suo, Putin aveva dichiarato che, «sotto gli auspici delle Nazioni Unite, con gli Stati Uniti, i Paesi europei e tutti i nostri partner e amici, potremmo discutere la possibilità di introdurre una…
Nella lettera annuale agli investitori, l’amministratore delegato di BlackRock Larry Fink pone pesantemente l’accento sulla progressiva perdita di solidità dell’economia statunitense, destinata a suo avviso a minacciare seriamente lo status internazionale del dollaro. Nell’ottica di Fink, la disponibilità globale ad accettare contenuti livelli di remunerazione per finanziare gli Stati Uniti potrebbe venire meno in tempi relativamente brevi, soprattutto a causa de rapido aumento del debito federale, cresciuto a un ritmo di tre volte più veloce rispetto al Pil. «Quest’anno – ha aggiunto Fink – i pagamenti degli interessi sul debito pubblico statunitense supereranno i 952 miliardi di dollari. Entro il…
Di fronte al radicale riposizionamento degli Stati Uniti sotto l’egida dell’amministrazione Trump e alla piega ormai irreversibilmente favorevole alla Russia presa dal conflitto in Ucraina, l’Europa si incammina sul sentiero del riarmo. A ReArm Europe, annunciato urbi et orbi dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, ha fatto seguito il piano da un trilione di euro che il cancelliere in pectore Friedrich Merz è riuscito a far approvare ai vecchi Bundestag e Bundesrat, con l’assenso decisivo dei partiti Grunen e Die Linke. A livello di classi dirigenti sembra essersi quindi creato un consenso generalizzato e trasversale attorno alla…
Di fronte al radicale riposizionamento degli Stati Uniti sotto l’egida dell’amministrazione Trump e alla piega ormai irreversibilmente favorevole alla Russia presa dal conflitto in Ucraina, l’Europa si incammina sul sentiero del riarmo. A ReArm Europe, annunciato urbi et orbi dalla presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, ha fatto seguito il piano da un trilione di euro che il cancelliere in pectore Friedrich Merz è riuscito a far approvare ai vecchi Bundestag e Bundesrat, con l’assenso decisivo dei partiti Grunen e Die Linke. A livello di classi dirigenti sembra essersi quindi creato un consenso generalizzato e trasversale attorno alla…
Nei giorni scorsi, l’Office of the Director of National Intelligence, diretto da Tulsi Gabbard, ha pubblicato la valutazione annuale delle minacce (Annual Treath Assessment) per l’anno 2025. Il documento, redatto con la collaborazione dell’intera comunità d’intelligence statunitense, presenta un’analisi dai contenuti di estremo interesse e rilevanza. Sul fronte russo-ucraino, Zelensky ha dichiarato nel corso di una intervista televisiva che Putin «morirà a breve» proprio mentre l’esercito ucraino prendeva di mira l’oblast’ di Belgorod con attacchi sia aerei che terrestri per compensare ai pesanti rovesci subiti nel Donbass, a Odessa e, soprattutto, nell’oblast’ di Kursk. Trump e Putin si sono sentiti…
All’inizio di marzo, in occasione della cerimonia di insediamento del generale Eyal Zamir come Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele «rimane determinato a conseguire la vittoria nella guerra su più fronti» scatenata all’indomani dei fatti del 7 ottobre 2023. Poche settimane dopo, Israele riprendeva le operazioni militari nella Striscia di Gaza e nel Libano meridionale, senza averle mai interrotte in Cisgiordania e in Siria. Il tutto mentre gli Stati Uniti lanciavano, sotto l’egida dell’amministrazione Trump, una campagna di pesanti bombardamenti sullo Yemen con l’obiettivo di porre fine alla campagna di pirateria portata avanti…
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