- La Cina lega a sé l’intera Asia orientale (e non solo)
- Il raid russo a Sumy e l’Europa in guerra con la Storia
- Re Carlo: per l’Italia è l’ora delle “decisioni irrevocabili”
- Il “ritiro imperiale” degli Stati Uniti
- I potenti nemici della politica economica trumpiana
- Lo scontro interno alle élite Usa si combatte in Ucraina
- Il comitato d’affari che punta alla guerra contro la Russia
- La catastrofica influenza baltica in Europa
Autore: Giacomo Gabellini
Le forze armate russe procedono la loro avanzata lungo ampi settori del fronte ucraino, accelerano il processo di riconquista dei territori del Kursk interessati dalla penetrazione dell’esercito di Kiev e colpiscono con devastanti attacchi missilistici infrastrutture critiche situate sul suolo ucraino, come l’accademia militare di Poltava centrata da un Iskander lo scorso 3 settembre. Parallelamente, Washington e Londra stanno prendendo in seria considerazione la possibilità di autorizzare il governo ucraino a impiegare armi a lungo raggio fornite dai Paesi Nato per sferrare attacchi in profondità in territorio russo. Putin e Lavrov, dal canto loro, hanno avvertito le controparti occidentali che…
In tempi recenti, l’area del Sahel è stata interessata da una catena di colpi di Stato culminati con l’insediamento di giunte militari intenzionate anzitutto a rivedere drasticamente gli anacronistici “rapporti ineguali” con le ex potenze coloniali. L’epicentro di questo poderoso sisma si situa nella regione in cui sorgono Mali, Burkina Faso e Niger, Paesi che hanno messo alla porta francesi e statunitensi (ma mantenuto gli italiani, nel caso nigerino), siglato intese economiche, commerciali e militari con Russia e Cina. Nonché ripudiato la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas), l’organismo egemonizzato dall’asse euro-statunitense da cui i tre Paesi in oggetto…
Recentemente, i rappresentanti di 53 Paesi africani più il presidente dell’Unione Africana si sono riuniti a Pechino, alla presenza di Xi Jinping e delle altre massime autorità cinesi, per presenziare al nono vertice del Forum of Chinese-African Cooperation (Focac). Per il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, il summit, nel corso del quale si è parlato di «unire le forze per promuovere la modernizzazione e costruire una comunità Cina-Africa di alto livello con un futuro condiviso», costituisce l’evento politico e diplomatico più rilevante degli ultimi anni. Da decenni, infatti, l’Africa riveste per la Cina una valenza strategica cruciale, sia in…
Alla fine di agosto, oltre duecento tra ex funzionari, collaboratori e rappresentanti politici repubblicani disgustati dalla degenerazione del Grand Old Party, di cui individuano le origini in coincidenza con l’irruzione di Donald Trump, hanno sottoscritto un appello agli elettori a «fare la cosa giusta». Cioè a votare per Kamala Harris e Tim Walz il prossimo 5 novembre, alle elezioni presidenziali statunitensi. Nel novero dei firmatari della lettera figurano numerosi collaboratori chiave di George W. Bush, John McCain e Mitt Romney. Più recentemente, anche Dick Cheney, vicepresidente sotto George W. Bush, ha reso pubblico il proprio supporto a Kamala Harris. Due…
I grandi organi di informazione continuano a riservare ampio spazio alla dialettica tra Washington e Kiev incentrata sull’opportunità di autorizzare o meno l’Ucraina a colpire in profondità la Russia con missili forniti dai Paesi membri della Nato. Simultaneamente, sei ministri ucraini, tra cui il titolare del Dicastero degli Esteri Dmytro Kuleba, hanno rassegnato le dimissioni, dopo che il capo di gabinetto del presidente Andriy Yermak, il ministro della Difesa Rustem Umerov e il ministro dell’Economia Julija Svyrydenko si erano recati a Washington per sottoporre al capo del Pentagono Lloyd Austin e al consigliere per la Sicurezza Nazionale Jake Sullivan una…
Nel suo rapporto sulla competitività dell’economia europea, pubblicato lunedì 9 settembre, Mario Draghi ha fornito un quadro estremamente critico della situazione vigente all’interno del “vecchio continente”. I dati indicano che il divario di crescita tra Stati Uniti ed Unione Europea, misurato sulla base dei prezzi del 2015, è passato dal 15% nel 2002 al 30% nel 2023. La quota di comparti nei quali la Cina compete direttamente con l’Unione Europea è cresciuta dal 25% nel 2002 al 40% di oggi. Delle 50 più importanti società tecnologiche mondiali, appena quattro sono europee. Per l’ex premier, banchiere centrale e manager di Goldman…
Ormai da decenni si assiste a un costante incremento dell’instabilità globale, come si vince dall’incremento delle tensioni internazionali, dalla proliferazione delle sanzioni e dalla disarticolazione progressiva delle catene di approvvigionamento. Gli Stati Uniti cercano affannosamente di preservare i pilastri dell’ordine internazionale scaturito dalla Seconda Guerra Mondiale, ma si imbattono in difficoltà crescenti nell’affrontare il processo di emersione di potenze anti-egemoniche intenzionate a ridisegnare gli assetti globali. Ne parliamo assieme a Fabrizio Maronta, saggista, redattore, consigliere scientifico e responsabile delle relazioni internazionali di «Limes». SOSTEGNO Bonifico bancarioIBAN: IT82S3608105138278581378601 intestato a Giacomo GabelliniBIC/SWIFT: PPAYITR1XXX PayPal http://alturl.com/d326s Tipeeehttps://it.tipeee.com/il-contesto I miei librihttps://amzn.to/3S77B0s
«Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza». Queste parole immortali, che Dante mette in bocca ad Ulisse nel 26° canto dell’Inferno, riassumono alla perfezione la natura profonda del protagonista dell’Odissea. Un uomo capace di sfidare i rovesci riservatigli dagli Dei in nome del sacro obiettivo di tornare a casa, a coronamento di un viaggio estenuante e pieno di insidie che Ulisse affronta scevro da pregiudizi e con l’intelligenza tipica di chi fa del dubbio la propria stella polare. Ne scaturisce un percorso tortuoso che l’eroe sfrutta per temprare se stesso e migliorarsi costantemente, recependo…
L’esercito russo sta avanzando rapidamente nel Donbass, accingendosi ad accerchiare il cruciale caposaldo di Pokrovsk e proseguendo l’opera di erosione delle linee di difesa ucraine lungo gran parte del fronte. Simultaneamente, infrastrutture a doppio uso disseminate in tutta l’Ucraina vengono bersagliate dalle forze missilistiche russe, che recentissimamente hanno colpito una accademia militare presso Poltava provocando la morte di decine e decine – se non centinaia e centinaia – di soldati e istruttori sia ucraini che stranieri. Si vocifera che le dimissioni presentate nei giorni scorsi al Parlamento di Stoccolma dal ministro degli Esteri Tobias Billstrom siano in qualche modo collegate…
Recentemente, i rappresentanti russi hanno accusato l’Occidente di «cercare guai» nell’autorizzare l’Ucraina a colpire in profondità la Russia con missili forniti dai Paesi membri della Nato. Più specificamente, il ministro degli Esteri russo Sergeij Lavrov ha affermato che «ci ritroviamo ancora una volta a ribadire che giocare con il fuoco – e loro sono come bambini piccoli che giocano con i fiammiferi – è una cosa molto pericolosa anche per gli adulti a cui sono affidate armi nucleari in uno o nell’altro Paese occidentale». Ha quindi invitato la classe dirigente di Washington a abbandonare la consolidata illusione secondo cui un’eventuale…
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